

Psicologia Franciacorta
Dott.ssa Laura Fizzardi, Psicologa
Dott.ssa Alessia Pisani, Psicologa
Dott. Domenico De Falco, Psicologo
Dott.ssa Anna Savino, Psicologa
Dott. Daniele Savoldi, Psicologo
SOSTEGNO PSICOLOGICO
SOSTEGNO PSICOLOGICO

Il sostegno psicologico è un intervento che ha come obiettivo quello di alleviare il disagio e la sofferenza dell'individuo in situazioni di vita specifiche per le quali senta di aver necessità di un aiuto professionale.
Ne sono un esempio:
- Stress lavoro-correlato o dovuto ad altre situazioni;
- Ansia;
- Difficoltà nel rapporto con il cibo e il corpo;
- Difficoltà relazionali;
- Un momento di crisi di qualunque tipo;
- Necessità di uno spazio sicuro di ascolto;
- Difficoltà nella regolazione delle emozioni;
- Difficoltà psicologiche ed emotive nella gestione di malattie croniche, come il diabete, la psoriasi ecc.;
- Necessità di un supporto nella gestione di persone care affette da malattie fisiche o psichiche;
- Qualsiasi situazione che provochi sofferenza e disagio psicologico nella persona.
Nel percorso di sostegno, lo psicologo non dà soluzioni, ma aiuta a definire il problema e a stabilire percorsi da intraprendere e obiettivi da raggiungere.

NO! Solo una parte degli individui che si rivolgono allo psicologo è affetta da patologie psichiche.
Una grossa fetta di persone giunge invece in consultazione per una difficoltà specifica che però non sfocia nella malattia, come periodi di ansia, stress o difficoltà nel rapporto con il cibo, oppure per problematiche di vita circoscritte, come una difficoltà relazionale o un momento di crisi.
Inoltre ci sono molte persone che stanno bene ma vogliono incrementare il proprio benessere e la qualità della vita percepita, intraprendendo un percorso per conoscere meglio se stesse o imparando tecniche come la mindfulness o il training autogeno.

Cercare di far fronte ai nostri problemi è sicuramente una buona cosa, e se riusciamo a risolverli tanto meglio. Quando però i fallimenti sono ripetuti, invece che persistere in uno stato di sofferenza perché non provare a chiedere l'aiuto di un professionista?
Se ci capita di inciampare e di prenderci una storta, se questa passa semplicemente facendo un po' di stretching siamo ovviamente contenti, ma se ci accorgiamo che continua a far male e a non guarire non abbiamo giustamente alcun problema a rivolgerci ad un fisioterapista.
Lo stesso discorso vale per un problema psicologico: saper riconoscere i propri limiti e giungere alla consapevolezza di avere un problema che richiede l'intervento di una persona qualificata è in realtà una grande dimostrazione di forza.
Chiaramente, dover chiedere aiuto non è né facile né piacevole, per questo chi lo fa sta già dando una grande prova di coraggio e determinazione.

Ma come fa una persona che non mi conosce a capire il mio dolore?
Spesso uno dei fattori che alimentano la nostra sofferenza è proprio la sensazione o il convincimento che nessuno possa capire il nostro dolore. Come può qualcuno che non mi conosce o che non ha vissuto la mia stessa esperienza capirmi e aiutarmi? Lo psicologo, a differenza di un normale confidente, ha dalla sua parte numerosi strumenti che utilizza per affrontare situazioni di sofferenza psicologica di diverso tipo, anche se non le ha vissute sulla propria pelle, e che rende sempre più efficienti attraverso l'esperienza e la formazione continua.

Ma quanto dura? Mi spaventa l'idea di intraprendere un percorso lungo!
La presa in carico non dura necessariamente a lungo: alcuni tipi di consulenza psicologica comprendono solo qualche colloquio, come quando si richiede una diagnosi tramite somministrazione di test (ad esempio per la diagnosi di dislessia o per la valutazione delle funzioni cognitive) o quando il fine della consultazione è solo quello di ottenere il parere di un esperto su una certa questione. Altri percorsi durano invece alcuni mesi, altri ancora possono durare uno o più anni.
La durata della presa in carico dipende dal motivo della consultazione e dalla tipologia e gravità del problema portato dalla persona. A volte il numero di sedute si programma in partenza, altre volte è invece impossibile da prevedere a priori. Il percorso si conclude quando gli obiettivi concordati sono stati raggiunti, quando si reputa che il problema sia stato superato o quando si ritiene che la persona abbia acquisito gli strumenti necessari per proseguire in autonomia; si può anche decidere di terminare la presa in carico quando ci si accorge che non si stanno ottenendo gli esiti sperati. In ogni caso, la conclusione del percorso non è una decisione presa unilateralmente dallo psicologo, va viene sempre concordata insieme alla persona.

Non me lo posso permettere, lo psicologo costa troppo.
Uno dei fattori che maggiormente scoraggiano a intraprendere un percorso, anche in chi ne ha la motivazione, è il costo delle sedute. Nessuno può negare che oltre ad essere un impegno mentale sia anche un importante impegno economico. Tuttavia esistono diverse possibilità per far fronte a questo problema:
- Tramite Sistema Sanitario Nazionale è possibile ottenere delle sedute di psicoterapia all’unico costo del ticket sanitario (quindi molto basso). Lo svantaggio chiaramente è che purtroppo i tempi di attesa possono essere molto lunghi (da alcune settimane ad alcuni mesi) e che il numero di sedute a disposizione è limitato (in genere tra le 5 e le 10 a seconda della regione). L’impegnativa per il ticket è in seguito rinnovabile, anche se spesso succede che si venga assegnati ad uno psicologo differente, il che garantisce poca continuità alla terapia.
- Esistono degli studi privati convenzionati, che possono offrire dei pacchetti di sedute ad un costo molto basso. Spesso, però, il numero di pacchetti rinnovabili a prezzo agevolato è limitato.
- Gli studi privati variano tra di loro per il prezzo delle sedute, non sono tutti inaccessibili. Ove esistano delle situazioni di bisogno in cui la motivazione sia molto forte ma ci si trovi in una condizione di difficoltà economica, alcuni psicologi sono disposti a venire incontro a queste esigenze proponendo delle tariffe agevolate.



